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Il corso d'acqua più importanate della Sardegna è di Sedilo: è il fiume Tirso. E' lungo 152 Km; nel nostro dialetto viene chiamato "Frumene mannu".
La sua sorgente è nell'altopinao di Buddusò che non supera i 900 metri s.l.m. di altezza. Man mano che il fiume Tirso scorre diventa sempre più grosso perchè riceve acque da tanti affluneti quali il rio Murtatzolu o rio Bidiene, che nel nostro dialetto viene chiamato "Frumeneddu" che da le sue acque al Tirso nella campagna di Sedilo chiamata "Campu 'e lonne" che, durante le piene autunnali e invernali, viene invasa dall'acqua dei due fiumi distruggendo i pascoli, i seminati o travolgendo qualche gregge. Il rio Murtatzolu nasce dalle colline del Marghine.
Il Tirso riceve anche le acque dal rio Mannu, che nasce dai monti di Bitti, del rio Liscoi che nasce dalle colline di Oniferi e Orani, e del fiume Taloro, che nel dialetto sedilese viene detto "Iartzu" nel quale si può ammirare un antico ponte romano. Il Taoloro nasce nella Barbagia di Ollolai; nelle camapgne di Teti forma il laghetto artificiale di Benzone e nelle campagne di Sedilo, in località "Zunturas",confluisce nel fiume Tirso e nel lago Omodeo.
Infine, tra le campagne di Sedilo, Aidomaggiore e Soddì, il lago Omodeo riceve le acque del rio Siddo e del rio Pedra Niedda.
Dove oggi vediamo il lago Omodeo prima degli anni '20 prima scorreva il fiume Tirso. I lavori della della costruzione della diga finirono nel 1924, anno in cui fu innaugurata. L'opera fu voluta e potenziata dall'ingegnere Angelo Omodeo e la realizzazione fu resa possibile nel breve scorrere di un quinquennio dal direttore dei lavori, Giulio Dolcetta, con il contributo dello Stato, della Banca Commerciale e dalle Ferrovie Meridionali.
Alla costruzione della diga di Santa Chiara di Ula Tirso parteciparono 16.000 persone, tutti italiani. L'avvenimento è solennizzato da un'epigrafe di pietra e bronzo, collocata nella montagna, di fronte alla prospettiva del ponte. L'epigrafe chiude con l'elenco dei caduti, nella lunga e aspra lotta contro le insalubritàdel luogo e le resistenze della natura.
Fonte
Testo tratto da: Vi guidiamo alla scoperta di... Sedilo
Ricerca di Alessandro Niola - Classe 5° della Scuola Elementare "Francesco Ciusa" di Sedilo - Anno Scolatisco 2004-2005.
Busurtei, una campagna sedilese.
di Salvatorangelo Manca, Battista Frau, Tonino Sanna e Umberto Soddu. Hanno contribuito alla ricerca Giovanni Faedda, Simone Spada, Antonio Carboni e Mario Pia.
Il laghetto artificiale di Prunaghe e il sistema idrico del Taloro.
La storia e qualche dato sull' Omodeo, il lago artificiale più grande d'Italia.
Il Progetto Iloi, rappresenta il sunto di un progetto di ricerca archeologica che ha interessato circa 250 monumenti dell'età prenuragica, nuragica e storica, situati nel territorio del Comune di Sedilo.
Lo stradario e le foto aeree di Sedilo dal 1954 al 2006
La flora e la fauna del territorio di Sedilo.
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